Nei processi di sovrastampaggio, i meccanismi di adesione possono essere di fondamentale importanza. Per garantire l’unione fra due materiali diversi al fine di creare un prodotto finale più complesso e funzionale, la deposizione chimica assistita da plasma atmosferico PlasmaPlus® risulta particolarmente adatta.
Durante il XXX Congresso nazionale delle materie plastiche, organizzato per il 20 novembre dall’associazione TMP e dalla rivista Plastix presso il Centro Congressi NH di Milanofiori (Assago, Milano), Nicolò Frezza, tecnico applicativo di Plasmatreat Italia, fornirà una panoramica di preparazione delle superfici con plasma.
La deposizione assistita con plasma atmosferico rappresenta un ulteriore strumento per superare le sfide dell’innovazione industriale: amplia le possibilità di adesione tra materiali incompatibili, parti complesse e materiali dissimili, mantenendo l’attenzione sulla qualità del prodotto finale, la riproducibilità e la sostenibilità del processo, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Come Openair-Plasma® e PlasmaPlus® ottimizzano i processi industriali

Quando il plasma, con il suo elevato livello d’energia, entra in contatto con i materiali ne modifica le proprietà superficiali (per esempio, da idrofobico a idrofilo), favorendo le interazioni di superficie durante le lavorazioni successive.
In generale, la tecnologia al plasma atmosferico richiede solo l’uso di aria compressa ed elettricità per il suo funzionamento. Con Openair-Plasma®, la rimozione di polvere, agenti distaccanti, additivi, plastificanti e idrocarburi dalle superfici avviene in modo delicato e affidabile. Il trattamento al plasma consente altresì di attivare materie plastiche a bassa energia di superficie o non polari. Ciò è reso possibile dalla creazione di gruppi idrossilici, carbossilici e carbonilici, che migliorano l’adesione nei processi post produzione, come l’incollaggio, la stampa decorativa, la verniciatura e la sigillatura.
Parallelamente, la tecnologia PlasmaPlus® può creare specifiche funzionalità di superficie dalle proprietà definite mediante il deposito di nanorivestimenti, ad esempio come strato aggiuntivo per la promozione dell’adesione di materiali dissimili o componenti che devono resistere a elevate sollecitazioni ambientali.



