Da Neste nuovo feedstock rinnovabile processando oli esausti

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La compagnia finlandese Neste ha annunciato l’ampliamento della propria offerta per l’industria dei polimeri e della chimica con l’introduzione di Neste RE, una nuova materia prima (feedstock) da fonte rinnovabile co-processata. Prodotto nella raffineria di Porvoo, in Finlandia, questo innovativo materiale permette di ridurre il ricorso alle materie prime d’origine fossili, sostenendo la transizione verso soluzioni circolari e a basso impatto ambientale.

Leader mondiale nelle soluzioni rinnovabili e circolari, Neste è già pioniere nella produzione di carburante sostenibile per l’aviazione e diesel rinnovabile (SAF), e si impegna a ridurre le emissioni di gas serra dei propri clienti di almeno 20 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030, puntando a una produzione a zero emissioni nette di carbonio entro il 2035. Nel 2023 l’azienda ha registrato un fatturato di 22,9 miliardi di euro, consolidando la sua posizione tra le realtà più sostenibili a livello globale secondo le classifiche CDP e DJSI.

La raffineria di Neste a Porvoo, in Finlandia (foto: Neste)

La nuova iniziativa si basa sull’esperienza consolidata di Neste nel co-processing: una pratica che ha già permesso di utilizzare materie prime rinnovabili per la produzione di carburanti marini e combustibili per il riscaldamento. Neste RE si ottiene co-processando materie prime rinnovabili, come oli da cucina usati, insieme al tradizionale petrolio fossile nel processo di raffinazione.

Questo approccio consente di ottenere un prodotto con un’impronta di carbonio decisamente inferiore rispetto ai feedstock fossili convenzionali, e può sostituire direttamente materie prime come nafta o propano nella produzione di plastiche e prodotti chimici, contribuendo così a ridurre le emissioni globali.

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