Coripet si apre al riciclo delle bottiglie in PET opaco

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Con l’ingresso della Centrale del latte di Brescia, Coripet, consorzio che lo scorso aprile ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il via libera a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie PET (leggi la notizia), si apre al riciclo del PET opaco, materiale quarto flusso fino ad oggi considerato non riciclabile. Il nuovo membro si aggiunge alla compagine consortile composta da sei produttori di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Maniva, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup) e tre aziende di riciclo di PET (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic).

Un processo che riduce il plasmix

Secondo Corrado Dentis, presidente Coripet, l’operazione «Va nella direzione di quello che noi abbiamo da sempre definito un progetto innovativo, in quanto diamo il via al riciclo del cosiddetto quarto flusso, facendo diminuire il plasmix, ovvero la plastica oggi non direttamente riciclata meccanicamente ma utilizzata per il suo elevato potere energetico». Inoltre, «L’iniziativa, da un lato, ha un impatto interessante sulle tonnellate di PET sottratte alla discarica, dall’altro testimonia la volontà dei riciclatori presenti nel consorzio di investire in tecnologie per riciclare il PET opaco e contribuire a maggiori quantitativi raccolti ed avviati a riciclo per raggiungere i nuovi ambiziosi obiettivi europei» prosegue Dentis.

Franco Dusina, presidente di Centrale del latte di Brescia, sottolinea invece che «La Centrale è da sempre sensibile e attenta al rispetto per l’ambiente e lo dimostra quando sceglie di utilizzare solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili o autoprodotta con sistemi di cogenerazione ad alta efficienza, e quando si preoccupa del fine vita delle confezioni immesse sul mercato. È per questo che, dopo avere per anni sensibilmente ridotto la grammatura delle proprie bottiglie, oggi ha accolto da subito e con convinzione l’iniziativa del Consorzio Coripet che consentirà di incrementare la valorizzazione del materiale utilizzato non solo in termini di recupero ma anche di riciclo virtuoso dello stesso».

Gli obiettivi di Coripet

Tra gli ambiziosi obiettivi che Coripet si pone c’è quello di rendere concreto il ciclo bottle-to-bottle, arrivando a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate.

Prima tappa raggiungere, dal primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione, e dall’altro installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.

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