Specializzazione e diversificazione non sono due visioni antitetiche, ma la stessa faccia della medaglia per chi vuole approcciarsi al mercato in modo innovativo e competitivo. Un assunto che è alla base dell’esperienza e dell’attività di Camas, azienda della provincia bresciana che ha costruito la sua reputazione offrendo soluzioni personalizzate per le linee di assemblaggio, test e collaudo in forma automatica o semiautomatica.
Un recente progetto sviluppato è una linea a pallet liberi su nastro Bosch per la produzione di una nuova cerniera per cofano auto dotata di un dispositivo a tutela del pedone in caso di incidente. La parte verrà inserita su un modello Mercedes che andrà in produzione nel 2017. Due sono le tipologie previste, divise a loro volta in versione sinistra e destra; sono dunque quattro i set di pallet predisposti. La linea è progettata per processare contemporaneamente le versioni destra e sinistra di un medesimo modello, o anche solo l’una o l’altra versione.
La soluzione sviluppata prevede, su richiesta del cliente, che alcune operazioni di carico dei componenti in lamiera tranciata siano effettuate in modalità manuale, ma comunque controllate tramite un sistema di visione secondo la filosofia poka-yoke. Per i carichi automatizzati ci si è affidati a robot antropomorfi di ridotte dimensioni, fissati direttamente sulla struttura della linea. Ciascuno esegue il posizionamento di più pezzi. La linea include anche unità operative come quelle di rivettatura, pressatura e avvitatura, che avvengono in sequenza con relativi controlli di processo.
Completato l’assemblaggio della cerniera, è necessario procedere al suo collaudo funzionale. La ciclica di questo processo è estesa, e richiede un tempo ciclo doppio rispetto a quello del montaggio; anche per questa ragione si sono realizzate due isole a tavola rotante ciascuna dedicata o alle versioni destre o alle versioni sinistre. Lo scambio dei pezzi tra la linea a nastro di montaggio e le tavole di controllo funzionale è assicurato da un robot antropomorfo di grandi dimensioni, al quale è preposto anche il compito di eseguire la pallettizzazione finale dei pezzi buoni e l’evacuazione degli scarti del controllo funzionale.
Su queste tavole sono realizzati controlli visivi e funzionali e, infine, la marcatura a micropunti. In questa “stazione” un manipolatore, prendendo una delle due flange della cerniera, simula l’operazione finale di apertura-chiusura del cofano: in questa fase è presente il cuore del processo brevettato, con il controllo finale del sistema di sicurezza.
I controlli funzionali, eseguiti in modo sequenziale, misurano la forza di apertura e la posizione nello spazio 3D dei fori di fissaggio alla carrozzeria e al cofano. Ciò è necessario per assicurare che non vi siano inconvenienti durante il montaggio sulla catena di produzione delle automobili. Sui pezzi collaudati con esito positivo viene effettuata la marcatura di un codice di sicurezza per ogni singola cerniera, i cui dati contestualmente a quelli di tutti i collaudi eseguiti, vengono trasmessi a un database che tiene conto anche delle eventuali anomalie e degli scarti.