Gli skateboard elettrici sono strumenti prediletti dalla popolazione più giovane e dinamica per raggiungere i mezzi pubblici urbani che consentono di giungere a destinazione in tempo utile. Durante il Master in Product & Industrial Design, frequentato presso l’Università di Porto, João Leão ne ha disegnato uno a misura delle sue esigenze e l’ha realizzato in collaborazione con le Facoltà di Ingegneria e Arte dell’ateneo portoghese, la cooperativa VIVA Lab e Precious Plastic, l’hub per il riutilizzo di rifiuti plastici.
PET Mini, lo skateboard che si ispira alla natura
La tavola è costituita da scarti di ABS, PP, PET e HDPE triturati ed estrusi con la macchina V4 di Precious Plastic e fresata con macchina a controllo numerico. Sul lato interno è assicurato l’alloggiamento per la batteria elettrica, caratterizzato da un design modulare ispirato alla corazza dell’armadillo, robusta e flessibile, per fare fronte alle asperità del manto stradale urbano; il sistema di pulegge è basato sui file di design open source scaricabili dalla piattaforma Thingiverse. PET Mini pesa 8 chilogrammi ed è lungo 75 centimetri per garantire la maneggevolezza che facilita il trasporto e la guidabilità, e raggiunge la velocità di 35 chilometri orari con un’autonomia di 36 chilometri.
Produzione aperta e condivisa
L’aspetto più interessante dello skateboard è la modalità produttiva condivisa e “aperta”, che può includere a pieno titolo l’utilizzatore come membro delle comunità allargate in cui l’oggetto nasce (VIVA Lab è di Porto, Precious Plastic ha base a Eindhoven, Thingiverse è in rete) e, ancora prima, come “fornitore” delle materie prime seconde che sceglie consapevolmente di riutilizzare.