2015 da record per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma

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Foto AmutÈ un quadro positivo quello tratteggiato ieri pomeriggio da Angelo Grassi, presidente Assocomaplast, durante l’assemblea annuale dell’associazione. Il 2015, per la maggior parte dei costruttori di macchine e attrezzature per plastica e gomma, è stato un buon anno: si è rafforzata la produzione ed è ulteriormente cresciuto l’export, che con oltre 2,9 miliardi di euro ha superato il record del 2007, cioè pre-crisi.
«Sono fermamente convinto delle grandi potenzialità del nostro settore, ma soprattutto delle nostre imprese», ha dichiarato Grassi. «In tutti questi anni, prima con l’avvento dell’euro e poi con la crisi economica, abbiamo dimostrato di essere capaci non solo di tenere le posizioni ma anche di migliorare. Sono fermamente convinto che attraverso la collaborazione in un’ottica di filiera (ma perché no, anche fra aziende concorrenti) si possano raggiungere risultati ancora più ambiziosi di quelli già raggiunti in questi anni».

ISTAT: vendite stabile all’estero
Le rilevazioni ISTAT relative all’andamento del comparto nel primo trimestre 2016, a confronto con l’analogo periodo 2015, mettono in luce una stabilizzazione delle vendite all’estero, che sostanzialmente azzera la contrazione evidenziata a gennaio e febbraio scorsi, e un certo rallentamento delle importazioni che, pur evidenziando un +10%, non registrano più gli incrementi vicini o addirittura superiori ai venti punti percentuali che hanno caratterizzato i 12 mesi precedenti.
L’inversione di tendenza delle esportazioni è riconducibile essenzialmente alla performance positiva delle tipologie di macchinari (oltre agli stampi) che storicamente hanno un maggiore peso sul totale: estrusori, stampatrici flessografiche e macchine a iniezione.

Germania primo mercato per i costruttori italiani
Dal punto di vista geografico, prendendo in considerazione solo le destinazioni verso cui il valore delle vendite ha raggiunto almeno i 20 milioni di euro nel trimestre gennaio-marzo 2016, si rileva un trend positivo verso i mercati comunitari (+27% la Spagna, +17% la Repubblica Ceca, +15% il Regno Unito, +14% la Francia), con l’eccezione di rilievo della Polonia, che ha perso il 25% di quanto venduto nel primo trimestre del 2015; praticamente invariate le forniture alla Germania, attestatesi poco sopra i 91 milioni di euro, che la confermano primo mercato di sbocco. Al di fuori dell’Unione, stabile il livello dell’export verso la Russia, nell’ordine degli 11 milioni.
Allargando la panoramica agli altri quadranti, si nota in primo luogo la battuta d’arresto del flusso verso Stati Uniti e, soprattutto, Messico con, rispettivamente, un calo del 6% e del 56%. Triplicate, invece, le esportazioni verso il Brasile, che hanno sfiorato i 20 milioni di euro, mentre rimangono stabili quelle verso la Cina, appena al di sotto dei 30 milioni.

Bene gli associati
L’ultima indagine congiunturale svolta da Assocomaplast tra i propri associati evidenzia un buon andamento del portafoglio ordini nel semestre in corso rispetto al precedente, con una previsione di aumento per oltre la metà del campione intervistato.


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