Microlavorazioni in mostra MECSPE

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Filo conduttore di una delle piazze dimostrative dell’edizione 2014 di MECSPE sono le microlavorazioni, che nell’occasione verranno rappresentate a 360 gradi: dalla progettazione alla realizzazione delle attrezzature per lo stampaggio, allo stampaggio al controllo/collaudo di microcomponenti.

Con microcomponenti si intendono tutti quei particolari che, con dimensioni particolarmente ridotte, tali da farli stare appoggiati sulla capocchia di un fiammifero, sono via via diventati di uso comune in settori quali il biomedicale, l’elettronico, l’ottico e così via. Normalmente, quando si immagina di realizzare un prodotto più piccolo di quelli normalmente realizzati con le tecniche tradizionali, si prova a realizzare quello che in inglese viene definito un downscale, cioè una semplice scalatura in piccolo di quanto già si fa. Questo però non funziona nelle microlavorazioni perché la produzione (asportazione di truciolo, elettroerosione, iniezione plastica), la movimentazione (handling) e il controllo dimensionale (di attrezzature e prodotti) avvengono su una scala nella quale i fenomeni hanno origine decisamente diversa rispetto a quelli presenti in scala macro. Non si tratta, cioè, di cambiare semplicemente l’unità di misura a fianco delle quote per far diventare micro un prodotto, perché se non si cambia il modo di produrlo, di controllarlo e di impiegarlo questo rimarrà irrealizzabile.

Per realizzare microcomponenti, quindi, non ci si può improvvisare e sono necessari investimenti di rilievo, ma, d’altro canto, sebbene in Italia il mondo delle microlavorazioni non abbia ancora trovato un giusto e adeguato sviluppo, occorre tenere conto che si tratta di un mondo a grande valore aggiunto, nel quale vi sono grosse possibilità di inserimento. Occorre, quindi, conoscere le peculiarità connesse a questo tema e le relative potenzialità. Cosa è meglio, allora, se non riunire in un’unica realtà i principali attori di questo mondo?

Microfiltro per il medicale

La piazza organizzata vuole, pertanto, fornire un panorama delle tematiche collegate con le varie fasi produttive partendo dai sistemi CAD/CAM (Open Mind Technologies Italia) per la progettazione dei microstampi, per passare alla loro realizzazione tramite Microfresatura e Microelettroerisone (Agie Charmilles) e alla realizzazione dei microcomponenti per microiniezione plastica (Wittmann Battenfeld Italia) nonché alla automazione del processo (System 3R). Tutte queste fasi saranno visibili con dimostratori fisici per cui i visitatori potranno vedere in prima persona macchine e prodotti nonché interfacciarsi con i tecnici a bordo macchina in grado di descrivere i processi e dare indicazioni e risposte alle domande e curiosità. Saranno presenti, inoltre, come supporto i produttori di utensili (Seco Tool), di CNC (Heidenhain) e di simulazione dei processi di iniezione (MoldFlow Autodesk).

Il prodotto realizzato sarà un micro filtro per applicazioni biomedicali da 80 micron realizzato in poliossimetilene (POM) con un volume del pezzo pari a 0,63 mm3. La criticità del pezzo sta nello spessore di solo 0,15 mm dove verrà realizzata una rete/filtro con maglia di solo 0,07 mm.

Visite guidate

Nell’arco delle giornate di apertura della fiera sono previste visite guidate attraverso la piazza (una al mattino e una al pomeriggio), organizzate con un’introduzione generale alle problematiche e alle caratteristiche relative alle microlavorazioni seguita dalla visita vera e propria.

Grazie alla partecipazione di AITeM (Associazione Italiana di Tecnologie Meccanica), inoltre, le visite saranno intervallate da presentazioni sperimentali/scientifiche organizzate dai Gruppi di Ricerca di Università italiane che lavorano nei vari settori delle microlavorazioni. Parteciperanno quindi docenti e ricercatori del Politecnico di Milano, dell’Università degli Studi di Bergamo, dell’Università degli Studi di Brescia, Dell’Università degli Studi di Padova, del Politecnico di Bari e del CNR-ITIA di Milano.

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