Massimo Cattaneo di Sipol: “La pandemia migliora l’approccio alla ricerca e sviluppo”

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Massimo Cattaneo, amministratore delegato di Sipol

Durante la fase del lockdown l’azienda ha continuato a lavorare in coerenza con i codici Ateco, dopo aver predisposto in breve tempo un piano per la sicurezza del sito produttivo. Nelle settimane immediatamente precedenti, con l’avvio della fase problematica del contagio in Lombardia, avevamo di fatto riscontrato un considerevole aumento dei volumi di vendita e parallelamente deciso di fare lo stesso con i nostri acquisti di materie prime. Infatti, con un processo mentale del tutto simile, a noi come ai nostri clienti è sembrato opportuno lavorare per aumentare gli stoccaggi, mettendoci nelle condizioni di affrontare con maggior serenità eventuali futuri blocchi che avrebbero potuto causare sospensioni nelle forniture. A questo periodo è seguito, solo a partire da maggio, un arresto del flusso di ordini, con cancellazioni o spostamenti di commesse già acquisite, che inevitabilmente ha influito sul fatturato aziendale.

Producendo specialities polimeriche utilizzate come adesivi hot-melt, oltre a tecnopolimeri elastomerici ad alte prestazioni, i nostri settori di interesse comprendono campi di applicazione molto differenziati, che spaziano dall’automotive al calzaturiero e al packaging alimentare, ma anche dall’abbigliamento sportivo al personal-care e ai beni industriali, con il 75% del fatturato realizzato con clienti esteri. L’arrivo del Covid ha favorito alcuni di essi, ma ha contemporaneamente acuito le difficoltà di altri, come il comparto auto e calzaturiero che già nei mesi precedenti si segnalavano in flessione. Pur dovendo affrontare un periodo di grave incertezza, abbiamo deciso di non ricorrere alla cassa integrazione, mantenendo la continuità produttiva, seppure a capacità ridotta, anche nel momento di massimo calo della domanda. La situazione, al di là del risultato economico poco confortante, è comunque risultata estremamente prolifica e ricca di spunti interessanti. Il personale produttivo è stato reimpiegato in lavori di manutenzione straordinaria del sito e interventi di manutenzione preventiva degli impianti, mentre il laboratorio R&D, lavorando su due turni per garantire il distanziamento sociale, ha messo a punto diverse soluzioni innovative nel settore dei biopolimeri e delle poliammidi hot-melt, con efficienza ed efficacia migliorate rispetto all’operatività quotidiana, proprio grazie a una minore “pressione”. A partire dal mese di luglio si è fortunatamente iniziato a registrare un recupero significativo dei flussi di ordini e dei volumi di vendita, anche se realisticamente, per quanto la situazione possa progressivamente migliorare nei prossimi mesi, non è pensabile, almeno nel breve periodo, di riuscire a raggiungere i risultati conseguiti nella seconda metà del 2019.


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