Victrex lancia i nuovi laminati compositi AE250 per aeronautica e automotive

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paek

L’alleggerimento è un tema di forte attualità nel mondo automobilistico e aeronautico, perché ha un forte impatto sul contenimento dei consumi e delle emissioni gassose inquinanti. In questa direzione, i compositi a base PAEK (poliarileterchetoni) Victrex AE250 hanno dimostrato di fornire, in certe condizioni, riduzioni di peso anche fino al 60% rispetto a metalli come alluminio, acciaio inox e titanio, pur garantendo una forza specifica cinque volte superiore. Questa nuova famiglia di materiali, disponibile nel formato di nastri UD e di pannelli laminati, consente di produrre componenti rinforzati in continuo (come staffe, ganci, morsetti e alloggiamenti utilizzati nell’ambito di strutture primarie e secondarie del comparto aerospaziale), capaci di operare anche sotto carico.

«I nostri compositi, insieme alla tecnologia di stampaggio ibrido, colmano il divario tra i compositi tradizionali e lo stampaggio a iniezione, aprendo nuove possibilità nella produzione di parti complesse», commenta Tim Herr, Aerospace Director di Victrex. «Grazie all’impiego degli AE250 come inserti, attraverso lo stampaggio ibrido con normali presse a iniezione, è possibile sovrastampare compositi termoplastici a rinforzo continuo con polimeri da stampaggio, come il Victrex PEEK®. Lo stampaggio ibrido offre molti vantaggi, compresi la riduzione dei tempi di ciclo e dei consumi energetici, nonché l’eliminazione degli sfridi e delle operazioni secondarie, tra cui l’assemblaggio». E la riduzione dei costi e dei tempi di lavorazione sono due priorità per l’industria aeronautica che, secondo le stime, nei prossimi vent’anni dovrà soddisfare un fabbisogno di oltre 35.000 nuovi velivoli per l’aggiornamento delle flotte aeree.

«Uno dei modi per raggiungere tale risultato è la sostituzione dei metalli e dei termoindurenti con i termoplastici di nuova generazione, perché permettono di ottenere parti finite capaci di combinare riduzione di costi, leggerezza, libertà di design, resistenza e velocità produttiva. Asset importanti sia per gli strutturalisti, sia per i fornitori» spiega Tim Herr.

Rispetto alle soluzioni in termoindurenti, i compositi a base PAEK possono essere lavorati più velocemente, tramite metodi che non richiedono autoclave. Inoltre, sono riciclabili al 100%, presentano una tolleranza al danneggiamento superiore rispetto ai termoindurenti e offrono una maggiore resistenza chimica, prestazioni alla fatica e proprietà FST (fuoco/fumi/tossicità) e gli stessi livelli di resistenza e rigidità dei termoindurenti. Rispetto ai metalli, invece, risultano migliori la resistenza alla corrosione, la velocità produttiva e l’isolamento termico, mentre la resistenza all’urto e ai danni sono analoghe.

Tra le altre caratteristiche dei compositi Victrex AE250, il produttore evidenzia un’eccezionale resistenza e stabilità termica, un’ampia resistenza chimica ai fluidi e gas tipicamente utilizzati nel settore aerospaziale, nonché un’eccellente resistenza all’idrolisi e alla corrosione.


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