La nuova era dello stampaggio

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Arburg presentato ieri sera alla stampa internazionale, riunita nel suo stand al K di Düsseldorf, Freeformer, una macchina che promette una produzione efficiente e senza stampo di componenti singoli in piccole serie da goccioline di plastica. La pressa, che di fatto assomiglia più a una stampante 3D o a una stampante di stereolitografia, permette di produrre direttamente da dati CAD 3D utilizzando granuli tradizionali: questo significa massima libertà nella forma, nel colore e ottima finitura superficiale.

ll nuovo processo, che il costruttore tedesco ha definito formatura libera di materie plastiche o AKF, inizia la produzione da cicli ben noti allo stampaggio a iniezione. La preparazione del materiale viene integrata. La massa plastica fusa viene preparata in un tradizionale cilindro di plastificazione. A questo punto le cose cambiano completamente: nell’unità di scarico una chiusura a ugelli brevettata con tecnologia piezoelettrica crea goccioline di plastica con una frequenza elevata. Durante la composizione a strati un supporto mobile per componenti a tre o a cinque assi porta il prodotto in posizione, mentre il modulo con ugello rimane fermo. Questo consente di produrre componenti più complessi, per esempio con sottosquadri, priva di strutture di appoggio e con risparmio di tempo e di materiali.

Il Freeformer dispone, a scelta, di due unità di scarico, in modo che sia possibile produrre anche pezzi bicomponente, per esempio combinazioni mobili di materiale rigido e morbido.


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