In quanto tempo si degradano?

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Nel pieno delle polemiche sugli shopper arriva da Assobioplastiche uno studio commissionato dall’associazione al laboratorio CHELAB sulla biodegradabilità degli shopper realizzati nel tradizionale polietilene con l’aggiunta di additivi. Il risultato del test di biodegradazione condotto per oltre un anno ha dimostrato che la biodegradazione degli shopper in polietilene additivato è di entità irrilevante: dal 6,5% 10,5 % massimo in un anno, a fronte del 90% in sei mesi degli shopper biodegradabili e compostabili. Il metodo di prova utilizzato è quello definito nello standard internazionale ISO 14855-1:2005, previsto dalla UNI EN 13432 per verificare la biodegradabilità di un imballaggio mantenendo condizioni di alta temperatura (58 °C), aerobicità e un opportuno livello di umidità, simulando così le condizioni del compostaggio. Dopo aver condotto il test fino ai 180 giorni previsti dalla UNI EN 13432, la prova è proseguita cambiando le condizioni ambientali per simulare la biodegradazione in suolo. Si è osservato che dopo 365 giorni i sacchetti in polietilene additivato hanno al massimo una biodegradabilità del 10%.

“Ci sembra che l’esito del test sia  incontrovertibile e spazzi il campo da tante chiacchiere e pericolose mistificazioni: dopo un anno i materiali contenenti additivi mantengono livelli di biodegradazione insignificanti. Questi risultati consentono di ristabilire la verità dell’informazione ai cittadini e rafforzano l’impegno di Assobioplastiche a favore di una corretta applicazione della legge 28 del 24 marzo2012”, ha dichiarato Marco Versari, il Presidente di Assobioplastiche.

Il test di laboratorio proseguirà ulteriormente e l’associazione continuerà a dare evidenza dei risultati conseguiti a tutti gli stakeholder.


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