Contributi per l’impresa sostenibile

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Il 12 maggio 2015 è stato pubblicato l’avviso del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare che consente alle Regioni e alle Province autonome di presentare programmi finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese.
La diagnosi energetica, secondo la definizione fornita dalla Direttiva europea 2012/27/UE, è “una procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di un’attività, di impianto industriale o commerciale oppure di servizi pubblici o privati, e ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati”.
L’iniziativa, mette a disposizione 30 milioni di euro nel 2015 per il cofinanziamento di programmi regionali volti a incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI che non ricadono negli obblighi di cui all’articolo 8, comma 3 del D.Lgs. 102/14. Il MiSE stima che non meno di 15.000 PMI all’anno potranno essere coinvolte in questa iniziativa e che altrettanti progetti di efficienza energetica scaturiranno dalle diagnosi energetiche.
Possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite da almeno due anni e iscritte nel Registro delle imprese; se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal MiSE e dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, a eccezione di quelli derivanti da rinunce.

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dalle PMI per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile, eseguite in osservanza dei criteri di cui all’Allegato 2 al D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014 o sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Per le diagnosi energetiche, la conformità ai criteri di cui all’allegato 2 del D.Lgs. n.102 del 4 luglio 2014 è verificata eseguendo le stesse secondo le norme tecniche UNI CEI 16247-1-2-3-4. Le diagnosi energetiche ammesse sono finanziate nella misura massima del 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 5.000 euro; le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 sono finanziate nella misura massima del 25%, fino a un massimo di 10.000 euro.
I programmi di sostegno possono essere stati avviati anche prima della data di pubblicazione dell’avviso purché siano in corso di realizzazione.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto di ENEA, entro il 15 settembre 2015 valuterà i programmi e stipulerà apposita convenzione con la Regione o la Provincia autonoma interessata all’attuazione del programma stesso. La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 giugno 2015. L’iniziativa, si legge sul sito del MiSE, verrà replicata annualmente con analoghe risorse sino al 2020.


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