A Venezia, l’espanso Xenergy SL di Dow protegge i cassoni del Mose

Condividi

Il Mose (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) è un’imponente opera di ingegneria idraulica per salvaguardare la città di Venezia e la sua laguna dai pericoli dell’alta marea. I lavori, iniziati nel 2003, vedono la realizzazione di un complesso sistema di barriere costituite da paratoie mobili collocate in prossimità dei tre varchi attraverso i quali la marea si propaga dal mare Adriatico in laguna.

Il progetto del Mose

Nel dettaglio, il sistema è formato da quattro barriere di difesa situate una a Malamocco (con 19 paratoie), una a Chioggia (con 18 paratoie), una sul canale di Treporti (con 21 paratoie) e un’altra sul canale di San Nicolò con 20 paratoie. Quando inattive, le paratoie (larghe ciascuna 20 metri) sono piene d’acqua e sono alloggiate in cassoni di cemento collocati nel fondale marino; in caso di maree eccezionali – che possono provocare un allagamento del territorio – nelle paratoie viene immessa aria compressa che le svuota dall’acqua e, via via che questa fuoriesce, le paratoie si sollevano fino a emergere formando una diga a bloccare il flusso della marea. Ciascuna paratoia è costituita da una struttura scatolare metallica vincolata attraverso due cerniere ai cassoni, che costituiscono la base delle barriere ospitando le paratoie e gli impianti per il loro funzionamento.
I cassoni di alloggiamento e quelli di spalla sono strutture in calcestruzzo armato, del peso medio di 20.000 tonnellate ciascuna, adagiate all’interno di una trincea scavata sotto il fondale marino: le strutture di alloggiamento, allineate tra di loro, costituiscono le fondazioni del sistema, mentre le strutture di spalla permettono l’interfaccia tra i cassoni di alloggiamento e l’aggancio con la terraferma e ospitano al loro interno le discese per l’impiantistica e gli addetti ai lavori. Il cuore tecnologico del sistema è infatti custodito nelle lunghe gallerie che attraversano da una parte all’altra i cassoni e dove trovano luogo i sistemi elettromeccanici, di comunicazione e quelli di controllo per far funzionare le barriere.

L’innovazione di Xenergy per il Mose

Molti i materiali innovativi utilizzati nel progetto. In particolare, per l’isolamento delle terrazze dei cassoni di alloggiamento (la parte superiore della struttura di ciascun cassone, dove viene gestito il processo di manutenzione e dove vengono attraccate le navi e i macchinari necessari per la pulizia del sistema) della bocca di porto di Lido e del canale Treporti, sul lato di Punta Sabbioni, sono stati applicati 270 m3 di Xenergy ™ SL di Dow dello spessore di 100 mm.
Si tratta di lastre in polistirene espanso estruso monostrato caratterizzate da profili battentati sui quattro lati e da una superficie liscia con pelle, elemento fondamentale per questo tipo di applicazione in cui il materiale isolante non deve assorbire acqua nonostante sia a contatto con essa: grazie alla loro struttura, i pannelli Xenergy SL si contraddistinguono per un assorbimento d’acqua, testato con metodo di prova per immersione EN12087, pari a 0,4% in volume (WL(T)0,7), un assorbimento d’acqua per diffusione e condensazione con metodo di prova EN12088 minore dell’1% in volume (WD(V)1) e un assorbimento d’acqua con prova gelo/disgelo secondo EN12091 minore dell’1% in volume (FTDC1), tutti valori che permettono di mantenere inalterata nel tempo la capacità isolante del prodotto, resistendo così al processo di invecchiamento a cui andrà incontro il complesso del Mose.

Xenergy di Dow è stato utilizzato per l'isolamnto delle Paratoie del Mose laguna di Venezia
Xenergy di Dow è stato utilizzato per l’isolamnto delle paratoie del Mose laguna di Venezia

Potere isolante e proprietà meccaniche elevati

Espanso con sola aria nelle celle e additivato di un attenuatore di infrarossi che ne incrementa la resistenza termica, pari a 3,15 Km2/W per lo spessore 100 mm, Xenergy SL consente di ottenere fino al 20% in più di potere isolante a cui si aggiungono elevate proprietà meccaniche quali la resistenza a compressione con il 10% di schiacciamento secondo metodo di prova EN826 maggiore o uguale a 300 kPa e resistenza a compressione a lungo termine maggiore o uguale a 110 kPa, caratteristiche che hanno fatto sì che un materiale solido e resistente come Xenergy SL si rivelasse una soluzione strategica e ottimale per proteggere la struttura dei cassoni e al contempo garantire alti livelli di efficienza energetica, il tutto per di più con uno spessore ridotto di 100 mm, in un cantiere prestigioso come il Mose sottoposto a vincoli e specifiche restrittive in materia di peso totale dell’opera (stimato in un valore non superiore a 1.200 kg/m3).

Photocredit: “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto – Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia” già Magistrato alle Acque di Venezia


Sfoglia la rivista

  • n.3 - Aprile 2024
  • n.2 - Marzo 2024
  • n.1 - Febbraio 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare